La storia di TecnoFerrari comincia cinquant’anni fa nel segno della ceramica, e prosegue con una miriade idee e di prodotti (fra cui VIVAJET) che la portano a essere una delle aziende di stampa digitale industriale più interessanti del panorama mondiale. E come finisce? Non finisce, anzi: crediamo che continuerà alla grande per molti anni ancora…
TecnoFerrari è una delle tante aziende manifatturiere a conduzione familiare che stanno contribuendo a costruire il futuro tecnologico dell’Italia sulla base di competenze solide, costruite in oltre cinquant’anni di attività. Pochi, al di fuori del settore, saprebbero dire di cosa si occupa, eppure nel 2017 ha fatturato 85 milioni di euro, di cui l’80% all’estero. Con una forte expertise nel settore dell’automazione industriale ceramica, oggi TecnoFerrari è – anche – un punto di riferimento nella stampa digitale industriale. La tecnologia dell’azienda emiliano-romagnola si chiama VIVAJET: macchine industriali, sia single pass che scanning, nate per il settore ceramico, anche se ora, con le debite modifiche, vengono usate nei settori più diversi, per stampare su vetro, plastica, cemento e fibrocemento, mattoni, metalli, legno e MDF, cartone teso e ondulato (e non solo). Estremamente produttive, sono pensate e prodotte per essere inserite in linee di produzione industriale.
La divisione Stampa digitale è stata fortemente voluta dal presidente di TecnoFerrari, Giancarlo Ferrari, che da sempre investe nello sviluppo di nuove tecnologie. Fin dalla sua origine è coordinata da Alberto Annovi, che, alla guida del team di R&D, ha sviluppato la tecnologia VIVAJET, ora giunta alla quarta generazione. Risale al 2009, dopo circa tre anni di ricerca, l’installazione della prima stampante digitale, che allora si chiamava ColorJet. Oggi ci sono più di 800 macchine installate in tutto il mondo, prevalentemente nel settore della ceramica.
La tecnologia VIVAJET è nata per il settore industriale ceramico. Questo significa che ha produttività molto alte, che è in grado di garantire ottime prestazioni 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e che è studiata per inserirsi all’interno di una linea di produzione. Grazie alla velocità di stampa che può arrivare fino a 70 metri al minuto per le single pass più veloci, per una larghezza fino a 1.470 mm (di serie, ma in caso di necessità è possibile avere anche una luce di stampa maggiore) e un carrello che può supportare fino a 100 teste di stampa. Tutto, dai software alla meccanica, viene sviluppato all’interno dell’azienda romagnola. L’unica collaborazione è quella con i produttori delle teste di stampa, Xaar e Kyocera – che ha sviluppato una testina ad hoc per TecnoFerrari. Per quanto riguarda i consumabili, VIVAJET è un sistema aperto: questa caratteristica gli deriva dal settore di provenienza, quello ceramico, dove i decoratori sono abituati a scegliere gli inchiostri. Comunque TecnoFerrari propone ai propri clienti un ventaglio di produttori certificati. Queste macchine da stampa si inseriscono all’interno di un processo produttivo industriale, per cui il team TecnoFerrari studia insieme al cliente il miglior sistema di stampa integrandolo con altre macchine per il pre o post-trattamento (fiammatura, plasma, corona, primer), per il pinning o il curing, oppure per il coating.
“Circa il 90% del totale”, racconta Matteo Grigolo, Sales Area Manager di TecnoFerrari, “anche se questa percentuale negli ultimi anni sta decrescendo a favore degli altri settori.” Annovi spiega: “I campi di applicazione della tecnologia VIVAJET sono pressoché infiniti. Partendo dalla ‘base’, cioè una macchina per la stampa industriale ceramica di comprovata qualità, il nostro punto di forza è la capacità di progettare e costruire insieme al cliente non solo la migliore macchina digitale per le sue necessità, quale che sia il suo settore, ma anche un’intera linea di produzione. Questo è possibile grazie alle altre divisioni di TecnoFerrari, che vanno dalla movimentazione alla logistica, al controllo qualità”.
Certo, l’azienda emiliano-romagnola offre anche stampanti ‘di serie’, ma anche in questo caso adotta una strategia commerciale di lungo periodo, proponendo sistemi sempre aggiornabili e potenziabili, e sviluppando tecnologie compatibili con le versioni precedenti. Grigolo spiega: “Questa lungimiranza paga non solamente nel mercato ceramico, dove il digitale ha una diffusione capillare in tutta la produzione e quindi i clienti e i potenziali clienti sono molto preparati tecnicamente, ma anche e soprattutto nei settori meno ‘digitalizzati’. In questo caso bisogna partire dai bisogni del cliente, che spesso è ignaro non solo delle potenzialità della stampa digitale, ma della stampa tout court. Oggi la tecnologia digitale ci permette di decorare davvero qualsiasi superficie, e non tutti hanno ancora compreso la portata di questa opportunità. Per questo è importante comunicare non solo con i clienti, ma anche con architetti e interior designer, che sono quelle figure intermedie che possono utilizzare le tecnologie nei loro progetti e influenzare quindi sia il produttore che l’utilizzatore finale.” Grigolo è sicuro della portata della ‘rivoluzione digitale’, anche perché, racconta, “a oggi questa tecnologia di stampa è assolutamente competitiva, in ambito industriale, rispetto alle tecnologie tradizionali”.
Questo vantaggio competitivo è dovuto anche alla grande portata innovativa del digitale. Annovi ci presenta alcuni degli ultimi progetti realizzati in casa TecnoFerrari: “Con VIVAJET riusciamo a creare una struttura tridimensionale direttamente con l’inchiostro, con una sola passata, così che l’immagine risulti perfettamente a registro. Inoltre stiamo lavorando per arrivare a un processo ‘full digital’, dal pretrattamento alla nobilitazione. Questo è possibile grazie alla combinazione di una macchina ‘master’ e di una ‘slave’, presenti sulla medesima linea produttiva e comunicanti tra loro. Un altro degli aspetti su cui stiamo lavorando è la correzione dell’errore in tempo reale, direttamente in macchina, sfruttando anche le competenze del nostro dipartimento deputato al Controllo qualità”.
Basata a Fiorano Modenese, nel cuore del distretto italiano della ceramica, TecnoFerrari nasce nel 1966 come azienda di automazione industriale con focus proprio nel settore ceramico. Oggi è una società per azioni che conta circa 300 dipendenti. Oltre al quartier generale di Fiorano Modenese, dove avviene tutta la produzione, che è quindi completamente made in Italy, TecnoFerrari ha tre altre sedi, in Spagna, Turchia e Cina, da dove si occupa dell’assistenza tecnica, commerciale e amministrativa. Esporta in India e nell’estremo oriente – Vietnam, Thailandia, Indonesia –, in Brasile e tutto il Sudamerica, in Messico e negli Stati Uniti, ma anche in Africa del Nord, Iran e Arabia Saudita: insomma, in tutti i paesi con una forte tradizione di produzione di ceramica. Dal 1966 a oggi, ha allargato le proprie competenze e i propri campi d’intervento oltre i confini del mondo ceramico, specializzandosi in diversi campi industriali. Oggi ha quattro divisioni: il “core business” rimane Ceramica e lastre, ma poi ci sono Controllo qualità – che sviluppa sistemi di visione automatici per il controllo della qualità –, Automazione logistica – che produce sistemi di stoccaggio automatizzati, grazie a veicoli AGV, con guida laser o magnetica –, e Stampa digitale.