Pur non sapendo ancora secondo quali modalità e tempistiche, ci apprestiamo a entrare nella cosiddetta “fase 2” dell’emergenza, che coinciderà con un ritorno progressivo alla normalità. Eppure, siamo ormai consapevoli di quanto il mondo che ci attende, alla fine di questo isolamento, non sarà esattamente uguale a quello di prima. Pian piano stiamo maturando la consapevolezza che il momento storico che stiamo vivendo ci costringe a ripensare la quotidianità e interiorizzare nuove abitudini.
Il distanziamento sociale e una maggiore attenzione all’igiene, per esempio, sono destinati ad accompagnarci ancora per molto tempo e a condizionare il modo in cui progetteremo spazi, servizi e prodotti. Uno dei primi settori a dover fare i conti con le nuove esigenze delle persone sarà proprio quello dell’abbigliamento.
C’è chi fortunatamente l’ha già capito e si sta muovendo in questa direzione. Lo dimostra il caso del Liceo Artistico Terragni. facente parte del Centro Studi Casnati di Como. Nelle ultime settimane docenti e studenti del corso di Fashion Design sono stati impegnati a ripensare tutta una serie di accessori (guanti monouso, calzari protettivi, mascherine, visiere) in un’ottica che coniughi le esigenze di praticità e sicurezza con quelle di personalizzazione. Il progetto nasce dalla consapevolezza che, nei mesi a venire, dovremo imparare a convivere con questi nuovi accessori, senza percepirli come qualcosa di estraneo alla nostra quotidianità, ma anzi come un ulteriore mezzo di espressione personale. Ed ecco che dei semplici dispositivi di protezione individuale acquisiscono un tocco “glamour” grazie a motivi floreali, stampe animalier e ispirazioni legate al mondo dell’arte.
‹‹Tutto ha preso il via grazie a una giornalista di moda che ci ha proposto di lavorare su questo tema – spiega Monica Sampietro, docente di discipline grafiche e pittoriche e coordinatrice didattica del Liceo Artistico – In breve, però, il progetto ha preso una direzione inaspettata, che vede il coinvolgimento di molte aziende attive nell’ambito tessile che ci hanno chiesto di collaborare alla progettazione di mascherine e altri accessori, utilizzando tessuti specifici e finissaggi particolari, pensati per garantire massima sicurezza e praticità a chi le indossa››. Nascono così, per esempio, Wrapped in Hope, mascherina proteggi viso o Hand of Art, guanti monouso ispirati a opere d’arte celebri. E ancora, Hope, Everything will be alright una visiera removibile realizzata in acetato colorato e abbinata a un foulard di ispirazione anni ‘70, progettata affinché le due componenti possano essere lavate separatamente, in modo da garantire il riuso e un’efficace protezione.
‹‹La politica della scuola è incentivare la collaborazione tra studenti e aziende, attraverso project work – prosegue Sampietro – La vicinanza al distretto comasco ci ha permesso di instaurare solide collaborazioni con i brand e sviluppare un’attitudine a ragionare su come cambiano i trend.››
Per docenti e studenti, l’isolamento ha rappresentato un’occasione per fermarsi a ragionare e ripensare la moda tenendo conto dei cambiamenti a cui andiamo incontro.
In questo momento, infatti, diverse aziende dell’industria tessile si stanno riconvertendo e orientando verso la produzione di DPI ‹‹In generale, ora che si comincia a parlare di riaperture, le aziende di ogni settore dovranno essere in grado di rifornire il proprio personale con dispositivi di sicurezza adeguati che, soprattutto nelle zone più colpite dal virus, continuano a scarseggiare – spiega Sampietro – Nelle ultime settimane l’azienda Eurofiniss ci ha chiesto di supportarli nella progettazione delle grafiche di mascherine per adulti, mentre con Penn Italia e Stamperia Tintoria di Lambrugo stiamo lavorando alla progettazione di grafiche per mascherine per bambini.››
La formazione professionale, dunque, non si ferma e la progettazione continua, anche se attraverso modalità virtuali. ‹‹Come istituto abbiamo introdotto la DAD già da diversi anni, lanciando la piattaforma di formazione a distanza Casnati FAD e puntiamo ad incentivare le connessioni tra il mondo della scuola e del lavoro con Casnati HUB, uno spazio di ispirazione e progettualità dove le aziende trovano la vera linfa vitale e dove incontrano il loro potenziale mercato, cioè quello dei ragazzi – conclude Sampietro – Ciascuno studente è provvisto di un portatile, dato in dotazione dalla scuola, e ha accesso ai portali digitali dove noi docenti carichiamo lezioni, audio e qui. Per me che insegno materie progettuali, il confronto vis à vis è un aspetto importante, ma dobbiamo adattarci a queste nuove circostanze. Le tecnologie ci permettono di creare un sistema di condivisione continua, con l’unica differenza che ognuno di noi lavora da casa.››
Una panoramica delle opere realizzate dagli studenti è disponibile sul sito del Centro Studi Casnati: https://www.centrocasnati.it/index.php/sections/la-moda-della-fase-2/