Attiva nel mondo del tessile da oltre settant’anni, EFI Reggiani continua il suo percorso orientato all’innovazione nel digital textile printing. Incentivata anche da un finanziamento di Intesa San Paolo volto a sostenere gli investimenti futuri.
EFI Reggiani è un’azienda attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine da stampa analogiche e digitali, linee di pre e post trattamento per l’industria tessile. L’azienda ha recentemente ottenuto un finanziamento di 15 milioni di euro da Intesa San Paolo, garantito da SACE e Mediocredito centrale ed erogato tramite il decreto Garanzia Italia. «Questa iniezione di capitale ci ha permesso di proseguire quel percorso di innovazione digitale che abbiamo intrapreso già da alcuni anni e che ci vede tra le realtà più dinamiche nel settore del tessile a livello globale», commenta Adele Genoni, senior vice president e general manager dell’azienda. «Nei mesi passati il mercato del tessile industriale ha indubbiamente subito un duro colpo. La situazione non è omogenea in tutto il mondo e questo ha delle conseguenze sulla filiera produttiva; la ripresa di alcune economie potrebbe richiedere anche quattro o cinque anni e questo ci deve spingere a ripensare globalmente la distribuzione dei luoghi di produzione, che oggi sono concentrate in alcune aree specifiche». Per far fronte a questo momento di stasi, EFI Reggiani ha investito in attività che le hanno permesso di rimanere in contatto con i clienti in modo virtuale. «Abbiamo potenziato il servizio di assistenza tecnica, mettendo a disposizione strumenti di realtà aumentata per seguire i clienti passo passo nelle operazioni di manutenzione o offrire dimostrazioni virtuali» prosegue Genoni, «è stato fondamentale sviluppare canali di comunicazione paralleli. Abbiamo rafforzato la nostra brand identity sui social, intensificando le comunicazioni tramite newsletter e il lancio di una serie di webinar dedicati ai temi dell’innovazione digitale nel textile printing, per offrire formazione gratuita sulle soluzioni tecnologiche esistenti e su come sfruttarle al meglio per intercettare nuove opportunità applicative».
Tra le tematiche protagoniste dei webinar spicca la sostenibilità ambientale, che EFI Reggiani persegue da anni, investendo in soluzioni e chimiche che garantiscano una semplificazione dei processi di stampa con l’eliminazione delle operazioni di pre e post trattamento e un conseguente abbattimento di costi e consumi energetici. In particolare, soluzioni per la stampa diretta su tessuto come la piattaforma TERRA che utilizza pigmenti con legante e un processo di polimerizzazione in linea che permettono di evitare fasi di post trattamento a elevato consumo energetico e idrico, quali vaporizzo e lavaggio dopo stampa. Un altro dei focus di questi appuntamenti riguarda l’accesso alle nuove opportunità che i canali virtuali hanno reso possibili e che andranno a intersecarsi sempre di più con il digitale. «La propensione ad acquistare online alla quale abbiamo assistito in questo periodo ha rafforzato il trend della customizzazione a cui stavamo assistendo già nel periodo pre-pandemia», spiega Micol Gamba, product & marketing manager di EFI Reggiani. «Per assecondare le esigenze dei nuovi consumatori, desiderosi di differenziarsi e personalizzare il loro stile e sempre più sensibili al tema della sostenibilità dei prodotti acquistati, il digitale e i processi verdi saranno sempre di più la risposta alle richieste emergenti del mercato. Noi come azienda siamo ben contenti di accompagnare i nostri clienti in questo percorso, avvalendoci della nostra rete di esperti e trust advisor».
A proposito delle nuove opportunità offerte dal virtuale, è indubbio che in questo periodo le aziende si stiano confrontando con la necessità di dare continuità alle relazioni con i clienti, anche in assenza dei consueti appuntamenti fieristici che da sempre le vedono protagoniste. La riprogrammazione del calendario fieristico ha condizionato la pianificazione marketing dell’anno 2020 e, con ogni probabilità, spingerà le aziende a ripensare gli investimenti anche per i prossimi anni. «Confidiamo nella ripresa di ogni appuntamento dal vivo a cui siamo soliti partecipare, ma siamo consapevoli che qualsiasi iniziativa fisica, d’ora in avanti, dovrà essere accompagnata da alternative virtuali» aggiunge Gamba. «A livello di organizzazione, diventerà necessario far dialogare l’aspetto espositivo fisico con il mondo virtuale, rendendo l’esperienza fieristica multiforme e dinamica, espandendone il potenziale oltre i limiti dello stand». In molti settori si è già cominciato a sperimentare l’utilizzo di fiere esclusivamente virtuali: una tendenza che ha attecchito tanto nell’ambito del fashion quanto in quello dell’industrial. «In collaborazione con ACIMIT (Associazione dei Costruttori Italiani di Macchinari per l’Industria Tessile, ndr) abbiamo sperimentato la possibilità di realizzare eventi e dimostrazioni virtuali dei nostri prodotti durante i quali esporre a clienti e prospect la nostra offerta» spiega Genoni. «Per noi l’importante non è tanto il mezzo quanto continuare ad essere presenti, condividendo con il mercato le nostre competenze e le opportunità offerte dalle nostre soluzioni innovative. Ci adegueremo a qualsiasi nuova sfida che i prossimi mesi dovessero riservarci, continuando a cogliere ogni possibile occasione di confronto, formazione e innovazione».