Il produttore di calzature utilizza per la prototipazione dei propri prodotti i sistemi 3ntr, progettati e prodotti da un’azienda italiana decisamente particolare.
Crocs è un marchio molto noto nel mondo delle calzature, con una gamma di prodotti immediatamente riconoscibile nei colori e nelle forme. Ogni stagione vengono progettati circa 250 modelli di calzature, ciascuno dei quali viene sottoposto a rigidi test sulla vestibilità così da garantire ai clienti un prodotto qualitativo e comodo da indossare. Protagonista di questa parte del processo produttivo è la manifattura additiva.
Essa viene infatti utilizzata sistematicamente dal colosso americano per tutta la parte di prototipazione: una scelta che permette da un lato di avere feedback affidabili, dall’altro di ridurre sensibilmente tempi e costi di lavorazione – aspetto importante a fronte di un time-to-market sempre più compresso.
La manifattura additiva è arrivata in Crocs oltre un decennio fa, con macchine a polvere utilizzate per la realizzazione di prototipi estetici. Il mutare delle esigenze – nuovi design, test ergonomici e altro – ha portato l’azienda a cercare soluzioni diverse. Trovandole in Italia.
I sistemi che hanno convinto Crocs, infatti, sono italiani al 100%. Commercializzati con il marchio 3ntr, sono oggi molto apprezzati in varie branche del mercato a dispetto di un’origine quantomeno peculiare. Jdeal-Form, l’azienda di Oleggio (NO) proprietaria del brand, ha un core business apparentemente molto distante: è infatti specializzata da decenni nella progettazione e produzione di componenti per corsetteria che spaziano dai ferretti ai centroseni, dalle agganciature agli anellini. Utilizzatrice a propria volta della manifattura additiva per la realizzazione di parti meccaniche e piccoli pezzi meccanici, Jdeal-Form ha rapidamente deciso di abbandonare l’uso di service esterni e di portare in-house questa produzione. Non dotandosi di macchine additive, ma sviluppandone appositamente per le proprie esigenze. E riuscendoci così bene da decidere di commercializzarle con il marchio 3ntr.
I sistemi 3ntr sono disponibili oggi in due versioni: la A4v4 di medio formato ha un’area di lavoro di 300x200x200 millimetri, mentre la A2v4, di grande formato, ha un’area di lavoro di 620x355x500 millimetri. Entrambe utilizzano la tecnologia FDM (Fused Deposition Modeling – modellazione a deposizione di filamenti fusi), possono utilizzare qualsiasi polimero termoplastico in commercio e assicurano una versatilità produttiva che ha permesso loro di penetrare con successo in svariati settori.
Caratteristiche che, come detto, hanno convinto Crocs ha puntare sul produttore italiano, avviando un forte studio sui materiali e una collaborazione continua, soprattutto nel corso dell’ultimo anno e mezzo, sul perfezionamento della fase di stampa, di modo da poter replicare esattamente le caratteristiche di vestibilità, resistenza ed ergonomia dei propri prodotti. I frutti di questa partnership si manifestano, per ora, nell’utilizzo di un materiale morbido molto simile a quello utilizzato nella fase di produzione vera e propria e nella riduzione dei tempi di produzione dei prototipi – passati da quasi tre giorni a un giorno e mezzo.