Una piccola azienda friulana ha inventato un sistema rivoluzionario che permette di riprodurre il legno in maniera perfetta, allineando decorazione e venature. Nel 2018 sono previste le prime quattro installazioni di linee di produzione industriale a marchio Cefla che integrano Kuei myTEXTURE. Scopriamo qualcosa di più sull’azienda e sulla tecnologia.

Chi si occupa di decorazione digitale deve affrontare non poche sfide. A livello tecnico, una delle più grandi è la riproduzione di materiali naturali: pietra, marmo, legno. Quest’ultimo è particolarmente ostico, perché una riproduzione cromaticamente fedele non basta. Lo sanno gli operatori del settore, ma lo capisce chiunque abbia mai avuto tra le mani una stampa ‘effetto legno’. Pensa all’ultima volta in cui l’hai avuta davanti. Probabilmente ricordi di aver immediatamente capito che ti trovavi di fronte a una riproduzione. Quel legno non era vero, e tu te ne sei accorto subito, in modo quasi istintivo. Hai avuto l’immediata sensazione di essere di fronte a qualcosa di non naturale. Il problema delle stampe effetto legno è che sono piatte, bidimensionali. Non ne riproducono le venature, i leggeri solchi che danno origine ai tipici chiaroscuri. Nella decorazione industriale si è cercato di risolvere l’annosa questione in vari modi. Il più diffuso è l’uso di rulli incisi con venature standard, che vengono passati sulle superfici decorate. Nessuna corrispondenza tra stampa e venature, ma almeno la superficie non è completamente piana. La sfida della perfetta registrazione tra decorazione e venatura può essere vinta solamente con il digitale. Lo sa bene Kuei, piccolo produttore di inchiostri digitali friulano, che ha da sempre a cuore la questione della riproduzione verosimile del legno sui supporti più disparati. E ora è pronta a conquistare il mercato con myTEXTURE, un sistema che integra analogico e digitale per riprodurre perfettamente non solo l’aspetto ma anche l’effetto tridimensionale del legno. Con una registrazione perfetta di venature e decorazione, e proprietà di resistenza mai viste prima.

La formula di Kuei: decorazione d’interni, digitale e made in Italy

Kuei è una piccola realtà, radicata in Italia, che produce inchiostri industriali esclusivamente digitali coniugando ricerca tecnologica ed esperienza sul campo. Fondata nel 2005 da Giorgio Macor e Barbara Gobbo in un piccolo centro del Friuli Venezia Giulia, in poco più di dieci anni è diventata una delle aziende ‘calde’ del settore a livello mondiale. Oggi ha una partnership solidissima con Gruppo Cefla, uno dei protagonisti della decorazione industriale del legno da quasi un secolo. In questo settore, Kuei è invece quello che si potrebbe definire una boutique specializzata nell’interior decoration digitale. “Questo è il nostro focus da sempre”, spiega Macor. “Anche nel 2005, quando abbiamo cominciato la nostra avventura e la stampa digitale industriale praticamente non esisteva, noi abbiamo deciso di concentrarci esclusivamente in questo settore. Allora non avevamo ancora cominciato a produrre inchiostri, ma abbiamo fatto gavetta nella produzione vera e propria. Con una stampante digitale wide format originariamente pensata per le arti grafiche, per anni abbiamo sviluppato progetti di interior decoration per grandi brand come Moroso e Molteni Contract.” Una gavetta che ha temprato Kuei anche dal punto di vista commerciale. La passione per questo settore così ristretto e definito, infatti, all’inizio li ha penalizzati. I clienti erano pochi, e le soluzioni digitali che proponevano non erano competitive rispetto alle corrispettive analogiche. Macor ricorda le difficoltà di quel periodo, rispetto a oggi che “la stampa digitale è definitivamente sdoganata a ogni livello. Se magari i prodotti sono leggermente più costosi di quelli analogici, si compensa in altro modo: per esempio risparmiando sui costi di magazzino”.

Kuei, quando la chimica è made in Italy
Giorgio Macor, co-fondatore di Kuei

Giorgio Macor, co-fondatore di Kuei

Dopo un inizio travagliato ma estremamente formativo ‘dall’altra parte della barricata’, come stampatore digitale di grande formato, Kuei si è dedicata a progetti custom. Ha realizzato soprattutto inchiostri UV e qualche base acqua. Ora si dedica essenzialmente allo sviluppo di progetti propri da proporre sul mercato, anche se non mancano progetti custom particolarmente interessanti per tipologia o cliente. La struttura è molto snella: oltre ai due soci, in Kuei lavorano 6 persone, che si dedicano essenzialmente alla produzione e alla logistica. Grazie a una visione lungimirante, l’azienda è però pronta a sostenere produzioni anche molto maggiori delle attuali. La filosofia alla base di questa piccola azienda innovativa? Cambiare i paradigmi, offrire prodotti e soluzioni innovative. “Non abbiamo mai cercato di essere la soluzione più economica rispetto a inchiostri esistenti: abbiamo sempre cercato di differenziarci, di essere unici”, spiega Giorgio Macor. A oggi la maggior parte della produzione di Kuei è per il mercato décor: soprattutto interior, ma anche outdoor. I clienti tipo stampano finto legno su qualsiasi genere di superficie, dalla plastica al metallo, fino ovviamente al legno e ai suoi derivati. Inoltre, Kuei sta diventando un punto di riferimento anche per quelle aziende che desiderano includere il digitale nei processi di produzione e necessitano di un supporto consulenziale.

Un’idea chiara in testa: l’inchiostro digitale industriale

La produzione di inchiostri vera e propria inizia intorno al 2011, in risposta alla necessità di alcuni clienti che lamentavano problemi di adesione degli inchiostri utilizzati con le loro macchine. Da subito Kuei si specializza negli inchiostri UV. Ritornano utili gli studi di Macor, chimico. La prima installazione importante avviene nel 2014, in India: è una macchina per la decorazione ceramica trasformata per stampare UV. Un lavoro complesso, di cui Macor parla con soddisfazione. Il primo lavoro importante di Kuei. Al 2016 risale il lancio sul mercato di Haptink, un sistema digitale al 100% per riprodurre le venature del legno perfettamente a registro con la decorazione. Già, perché l’idea alla base è la tecnologia additiva, un po’ come la stampa 3D. Strato dopo strato, con passaggi consecutivi del pezzo in macchina, si forma la venatura con un liquido speciale. E l’ultimo strato è il colore. Haptink ha un grande successo, ma si può fare di meglio. La nuova idea di Macor è unire tecnologia analogica e digitale per ottimizzare i costi e avere un prodotto ancora più economico e resistente alle abrasioni. Ecco quindi myTEXTURE, che integra il digitale anche nell’ultima fase di produzione e che sta sostituendo Haptink nel settore legno. Ora gli inchiostri di questa gamma vengono usati soprattutto per la decorazione in ambito moda, in particolare su pelle e finta pelle per scarpe e borse.

Una visione chiara, una crescita costante

Kuei sta crescendo in modo significativo, come tutto il suo settore. Secondo Macor, ci sono almeno tre motivi: “Finalmente c’è meno paura a investire, soprattutto in Italia. Il digitale è ormai sdoganato in tutte le aree industriali. Infine, i produttori di tecnologia digitale al mondo sono ancora pochi, quindi riescono a crescere bene”. Oggi il partner principale di Kuei è Cefla, uno dei gruppi che si occupano di decorazione industriale più importanti a livello mondiale. L’azienda di Imola fornisce le linee di decorazione, il cui cuore è il sistema di stampa J-PRINT TD, mentre Kuei produce gli inchiostri e il reagente che dà origine alle venature. Un sistema collaudato, che viene proposto al cliente come soluzione pronta da mettere in produzione, dando origine a un’intera fabbrica digitale. Ma non è stato sempre così semplice. Per Kuei la collaborazione con Cefla è un bel traguardo, perché lavorare nel digitale non è scontato, soprattutto in ambito industriale. “Le difficoltà sono principalmente due”, ci racconta Macor. “Trovare partner affidabili e dimostrare che i propri inchiostri durano nel tempo. Ma non è così semplice. È un po’ come quando hai appena finito l’università e stai cercando lavoro: hai idee ed entusiasmo, riesci magari anche a trovare aziende interessate a te, ma poi, quando si tratta di assumerti, ti chiedono che esperienza hai. E tu non ne hai nessuna, ovviamente: stai appena cominciando a entrare nel mondo del lavoro. E quindi ricevi porte in faccia, perché nessuno vuole essere il primo. Ecco, noi eravamo un po’ in questa stessa situazione… Ovviamente poi abbiamo trovato i primi partner, e abbiamo cominciato a crearci il nostro storico. E lo stesso hanno fatto i nostri inchiostri, ora è dimostrato che durino. Adesso è tutto molto più facile, perché abbiamo un curriculum più lungo e soprattutto verificabile.” E i risultati di questa visione, di questa perseveranza, stanno arrivando.

Le prime quattro installazioni del 2018

Per il 2018 è prevista l’installazione di almeno quattro linee di produzione complete, con sistemi di stampa single pass, prodotte da Cefla. Di queste, una sarà in Italia. Sono le prime linee al mondo che adotteranno myTEXTURE, sviluppato in poco più di un anno e ora già in commercio. “Non c’è stato bisogno di beta site”, spiega Macor. “La tecnologia è già matura”. In questo momento storico in cui tutti i settori stanno finalmente integrando il digitale, i progetti di Kuei sono ambiziosi. Ma c’è tutta l’esperienza per realizzarli al meglio.

 

La tecnologia myTEXTURE

myTEXTURE permette di realizzare l’effetto tridimensionale della venatura del legno, perfettamente a registro con la decorazione, integrando analogico e digitale. Infatti la vernice viene applicata in modo analogico, ma grazie a uno speciale liquido reagente, ‘gettato’ con teste di stampa digitali, riesce a replicare la venatura desiderata, perfettamente a registro con la decorazione. L’effetto che si ottiene si chiama EIR, Embossing In Registration. Il sistema myTEXTURE è progettato per rispondere alle esigenze del mercato industriale dell’interior decoration.

  1. Garantisce ottime performance di resistenza e durata, come richiesto dal settore industriale, in cui il confronto è con materiali analogici perfetti da questo punto di vista.
  2. È adatto a lavorazioni single pass, a velocità molto elevate, perché evita l’effetto di misting degli inchiostri che si può trovare nelle lavorazioni ad alta velocità. Il misting consiste nella sospensione di microscopiche gocce di inchiostro in aria, che condensano formando delle gocce e infine cadono sulla superficie da stampare, danneggiando il disegno.
  3. Ha un basso metamerismo, cioè è studiato perché l’occhio percepisca lo stesso colore anche se cambia l’illuminazione.
  4. Varia a seconda del materiale da decorare, delle caratteristiche richieste e dell’effetto finale desiderato. Gli inchiostri che vengono usati per pavimenti e mobili hanno una composizione chimica simile, ma non uguale.

Quelli che vengono usati per i pavimenti hanno additivi più aggressivi perché devono proteggere l’inchiostro dal continuo sfregamento del calpestio. Nelle linee di produzione digitali sviluppate e commercializzate insieme a Cefla vengono usati esclusivamente gli inchiostri e il liquido reagente che consente l’effetto tridimensionale della gamma myTEXTURE. Quest’ultimo, a oggi, è compatibile con le vernici di tre produttori certificati: l’italiana Renner, la danese Teknos e l’austriaca Adler. “Il sistema è aperto”, specifica Giorgio Macor, “ma se la vernice non è qualificata noi non garantiamo i risultati. Virtualmente, però, il liquido reagisce con tutte le vernici UV.”