The WOW Effect of Printing: quanto è merito della stampa e quanto è merito dei materiali su cui si stampa?

Il mondo del printing è sempre più spesso alla ricerca di “effetti speciali” per colpire il pubblico, sia che si parli di comunicazione a scopo promozionale sia che si parli di stampa industriale. O forse non è il mondo del printing, ma quello dei brand. O forse quello dei produttori di materiali. Di certo, tutto parte dalla caratterizzazione espressiva dei materiali, cioè dal modo in cui con un prodotto stampato è possibile trasmettere messaggi al di là dei segni grafici. Tutto parte dalle superfici, sempre più trattate e modificate per ampliarne proprietà, funzionalità, utilizzi. Soprattutto per fare in modo che esse possano comunicare e trasmettere emozioni. Sì, perché le superfici degli oggetti – che siano di carta o di metallo, di vetro o di ceramica – parlano a noi e di noi. Sempre più decorate, stampate, texturizzate, sono il territorio dei sensi, dove l’identità materica dei manufatti immancabilmente si svela. Per regalarci esperienze percettive, sensazioni, significati. Dal periodo dei petroglifi preistorici sono passati un po’ di anni e con l’avanzare del tempo sono cambiate le tecniche di stampa e i supporti su cui è possibile stampare. Un percorso evolutivo che ha sicuramente messo in relazione nel tempo sia la tecnologia di stampa – cioè la tecnica di trasferimento dell’inchiostro sul materiale stampabile –, sia gli inchiostri o vernici – per garantire colori, effetti, permanenza –, sia i materiali – per garantirne la stampabilità.

Sulla stampabilità

Per parlare di stampabilità dei materiali e di quando tale caratteristica prende forma abbiamo intervistato Micol Costi, responsabile del team di ricerca di Materiali e Processi Innovativi presso Material ConneXion Italia, che ci ha chiarito come lo sviluppo della caratteristica di stampabilità possa avvenire sia nella fase di progettazione dei materiali sia nelle fasi successive della loro vita. “Di frequente accade che in fase di progettazione un materiale venga concepito per fornire una protezione, ad esempio una protezione ignifuga o resistente ai raggi infrarossi. Questo obiettivo col tempo viene completato con caratteristiche superficiali che permettono la stampabilità. Al contrario, può accadere che un materiale disegnato in partenza per essere stampato – pensiamo ai materiali per la segnaletica e ai banner, tutti stampabili in partenza – possa essere arricchito e completato, ad esempio con caratteristiche di riduzione dell’impatto ambientale e allora gli si conferisce un filtro che protegga dai raggi UV o che prevenga il riscaldamento di un ambiente oppure una resistenza chimica che consenta la lavabilità con determinati prodotti chimici”. Nel caso di materiali tecnici, le possibilità si ampliano ulteriormente, come spiega Costi: “Ci sono materiali che hanno superfici con azione batteriostatica attiva o passiva o caratteristiche autopulenti e, nonostante si tratti di prodotti che presentano caratteristiche tecniche molto specifiche, essi si vestono di una valenza decorativa che viene loro conferita attraverso la stampa. Stiamo parlando di piani di lavoro e di appoggio, laminati, fogli decorativi oppure rivestimenti sia rigidi che semirigidi o flessibili applicabili a una serie molto ampia di materiali utilizzabili per gli interni e per gli esterni”. L’opzione della stampabilità di un materiale è una caratteristica che può nascere sia dalla volontà dello sviluppatore del materiale, sia come risposta alle richieste dei produttori di macchine da stampa che s’interessano della messa a punto delle macchine in funzione della possibilità di personalizzare e decorare certi materiali. Sviluppatori e produttori di tecnologie di stampa si muovono contemporaneamente. In alcuni casi si tratta di collaborazioni tra le due realtà. A volte lo sviluppatore del materiale è interessato a renderlo stampabile per poter offrire versioni decorate del suo prodotto, e dunque ha la necessità di individuare un processo. In altri casi, le tecnologie di stampa si sono adattate ai materiali – ad esempio i materiali calpestabili che oggi vengono stampati sono in numero sempre maggiore, e questo è accaduto perché nel tempo si è voluto completare il prodotto con questa opzione. Lo stesso è successo con le ceramiche o con i pannelli in fibra di legno, oppure ancora con altre tipologie particolari di superfici compatte, che non sono nate per essere stampate, ma col tempo sono divenute compatibili con le tecnologie di stampa. E per quanto riguarda la categoria dei materiali polimerici? Si tratta di supporti che si prestano molto bene alla stampa. Già in fase di produzione vengono sottoposti a un trattamento fatto con tecnologie di incisione a laser, che li rende stampabili.

Esempi di stampa su materiali tessili

Esempi di stampa su materiali tessili

Dei materiali non stampabili

Ci sono ancora materiali non stampabili e li ritroviamo nell’ambito dei prodotti derivati. Parliamo delle superfici in pietra. Nel campo delle pietre e dei marmi c’è in corso molta sperimentazione e le opzioni di stampa non sono maturate. Anche le impiallacciature di legno o di pietra sono una tipologia di prodotti per i quali la stampa non è un’opzione diffusa. Il concetto di stampabilità di un materiale è ampio e, negli ultimi anni, si parla di stampabilità principalmente pensando alla risposta dei materiali quando vengono stampati in digitale. Questo soprattutto perché mentre per le tecnologie serigrafiche e tampografiche si parla di processi e procedimenti più maturi, nel caso del digitale i campi applicativi si stanno velocemente allargando – grazie alla tecnologia inkjet che pare avere davanti ancora molte opportunità di innovazione. Grazie al fatto che i trattamenti delle superfici sono – e saranno – sempre più sofisticati, verranno altresì favorite le prospettive di nobilitazione oggi conferite ai materiali nella fase di stampa. Proprio le nobilitazioni saranno sempre più importanti in quanto consentono di creare sulle superfici effetti selettivi, lavorando solo sui particolari. Altro grande vantaggio delle nobilitazioni è il fatto di non dover ricorrere a un supporto diverso. Con la stessa materia di base – e magari usando inchiostri particolari – possiamo conferire una profumazione alle carte, e dunque sollecitare un ulteriore senso.

 

Material ConneXion, una library di materiali innovativi

Material ConneXion è il più importante network internazionale di consulenza su materiali e processi produttivi innovativi e sostenibili, con sedi negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Promuove la creazione di contatti tra i produttori di materiali e i potenziali utilizzatori. Dal 2002, Material ConneXion Italia svolge, anche nel nostro Paese, attività di consulenza, promozione e formazione. Nella sede di Milano, in viale Sarca 336, ospita una library fisica di oltre 5000 materiali, suddivisi in categorie, di cui circa 2.500 permanentemente esposti.

Come scegliere i materiali per la ‘stampa wow’

Se si vuole passare dalla teoria alla pratica, è necessario prendere in considerazione in modo più preciso quelle che sono le caratteristiche che permettono l’abbinamento tra materiale e inchiostro e, nello specifico, la tecnologia di trasferimento e quindi di stampa. Il processo di ampliamento delle possibilità – dalla stampa serigrafica alla sublimazione alla stampa digitale – ha fatto sì che anche lo studio dei materiali progredisse verso l’ottimizzazione degli stessi rispetto alla qualità di stampabilità e sempre più numerosi sono i materiali ‘certificati’ per l’uso, con specifiche tecniche o macchine da stampa. Per gli stampatori, questa disponibilità diventa ricchezza per diversificare e qualificare l’offerta. Per i clienti finali rappresenta l’opportunità di creare nuovi strumenti di comunicazione che facilitino l’engagement del consumatore finale. I campi applicativi sono i più svariati: dal packaging al direct mail, dall’interior decoration al textile, dal decorative printing alla stampa industriale su legno, vetro, ceramica. Essere costantemente aggiornati e avere piattaforme attraverso le quali raccontare l’innovazione nel material printing può essere indice di incremento di quella competitività che permette alle aziende di stampa di affermarsi quali leader nel proprio settore, o di cercare di aggredire nuovi mercati. Il tema sarà portante anche nello sviluppo della manifestazione Print4All, che si terrà in Fiera Milano nel 2018. L’iniziativa PrintMat [vedi box sottostante] costituirà l’occasione per far emergere le capacità produttive di chi genera nuovi materiali e le capacità di trasformazione di chi, stampandoli, crea applicazioni uniche e innovative. Presentandole a un mercato fatto di buyer e marketing manager. E dimostrando come attraverso la stampa si possa far breccia nell’emozione delle persone.

Nasce PrintMAT, un’iniziativa espositiva per raccontare le ultime frontiere della stampa

PrintMAT si svolgerà in occasione di Print4All, la manifestazione dedicata alle tecnologie per la stampa commerciale, editoriale e industriale in programma a Fiera Milano dal 29 maggio al 1 giugno 2018. Il concept di PrintMAT è quello di una “mostra nella mostra” focalizzata sull’innovazione nella stampa, dove saranno esposti prodotti in grado di dimostrare come dall’innovativo abbinamento di nuove tecnologie, materiali e supporti – tradizionali e non – e inchiostri si possano ottenere risultati assolutamente nuovi e in grado di colpire l’immaginario collettivo e di produrre il tanto ricercato “effetto wow”. Le applicazioni presentate in questa sezione offriranno esempi concreti di processi di stampa altamente innovativi, che spazieranno dalla nobilitazione e personalizzazione su supporti più tradizionali come la carta fino alle ultime frontiere del “print of things”, con elementi di arredo “stampati”, esempi di textile – con applicazioni su capi di abbigliamento o accessori moda in pelle – per arrivare a supporti che solo da poco, grazie all’innovazione tecnologica, sono personalizzabili e stampabili, come i pannelli fotovoltaici. Il pubblico potrà quindi esplorare insolite soluzioni, proposte creative, abbinamenti inusuali, effetti particolari che possono davvero fare la differenza e sono oggi a disposizione di chi vuole rinnovare e rendere più efficace la propria comunicazione visiva o l’immagine dei propri prodotti. Il tutto con un occhio di riguardo ai processi green che rispettano l’ambiente.