Mentre là fuori, nel mondo delle arti grafiche, gli stampatori spesso combattono all’ultimo sangue la guerra dei prezzi, una piccola azienda italiana ad altissimo tasso di innovazione offre la possibilità di entrare in mercati inediti e sconosciuti ai più. Si chiama Soltex, e produce macchine da stampa per materiali estremamente difficili, come i tappeti, le moquette, il cocco e le pellicce.
Hai mai provato a stampare la moquette? Ma non quella sottile, che si usa nelle fiere: quella alta, a tappeto. E la pelliccia? E il cocco, quello che si usa per gli zerbini? A Soltex la strada più facile non piace, non è mai piaciuta. Per questo si è specializzata nella produzione di macchine per la stampa di materiali particolari, difficili, come quelli pelosi o dalla superficie altamente irregolare. Oggi è l’unico produttore in Italia con un’esperienza verticale in questo settore. E circa il 90% del suo fatturato proviene da clienti stranieri: giapponesi, statunitensi, asiatici. “Non è solamente una questione di richieste di mercato, ma anche di cultura e mentalità”, ci racconta Claudio Pace, responsabile tecnico di Soltex. “In Italia non sono molte le aziende visionarie e coraggiose che decidono di investire in mercati di nicchia come il nostro. Quelle che lo fanno, però, hanno risultati strepitosi, soprattutto se escono dai confini nazionali: ne è un esempio Neuflor, che produce le ‘Smartile’, piastrelle di moquette, dette appunto tile, praticamente sconosciute in Europa ma diffusissime nel mercato asiatico.”
Una piccola azienda innovativa dal cuore tessile
Soltex nasce nel 2005 in un piccolo centro in provincia di Varese, Gazzada, che insieme a Schianno forma un comune di meno di 5.000 abitanti. I soci fondatori hanno esperienza nella filatura sintetica di moquette. Da questo osservatorio privilegiato si sono accorti di un vuoto di mercato: nessuno è in grado di stampare e decorare la moquette con il digitale – tecnologia che nei primi anni Duemila sta prendendo piede nella comunicazione visiva, ma anche in alcuni settori industriali. I giganti dell’inkjet si muovono, ma lentamente, e tendono a privilegiare mercati più ampi e redditizi. Questo piccolo vuoto, solo parzialmente colmato dall’austriaca Zimmer, che pochi anni prima ha lanciato la sua prima macchina per la stampa di moquette, viene giudicato promettente. C’è spazio di manovra, soprattutto avendo una profonda conoscenza del mercato e del prodotto finito, e potendo usufruire delle competenze meccaniche e tessili dell’industria varesina. Da queste premesse, la decisione di fondare un’azienda specializzata nella produzione di macchine per la stampa e decorazione digitale di tappeti e moquette. Soltex, nel tempo, allarga i propri orizzonti alla lavorazione di altri materiali difficili. Allora come oggi, la strategia aziendale risponde a un unico imperativo: “differenziarsi”. È una strategia vincente: colibrì in un mercato popolato da elefanti, Soltex riesce non solo a sopravvivere, ma anche a consolidare la propria presenza sul mercato internazionale. Oggi in Soltex lavorano otto persone, quasi tutte si occupano di ricerca e sviluppo.
Oltre il concetto di stampa digitale
Quando si parla di materiali particolari come la moquette o la pelliccia, bisogna andare oltre al tradizionale concetto di ‘stampa’: è più corretto parlare di ‘decorazione digitale’. Certo, la meccanica delle macchine è simile a quella delle stampanti, flatbed oppure ibride per la lavorazione roll-to-roll. E certo, vengono sempre usate teste di stampa. Che però non eiettano solamente inchiostri digitali, tessili (acidi, dispersi, reattivi, a pigmento) e non, ma fluidi di varia natura, che agiscono sul supporto in vari modi. Si possono usare decoloranti, corrosivi, additivanti, riserve (liquidi di pretrattamento invisibili, usati prima della stampa vera e propria, che agiscono solamente in combinazione con altri fluidi, gettati successivamente). La decorazione di tappeti e moquette non implica quindi solamente una mutazione cromatica, ma può trasformare la superficie stessa del materiale, creando strutture tridimensionali o effetti particolari che simulano l’usura o l’invecchiamento. I supporti stampabili, inoltre, sono pressoché infiniti: moquette e tappeti in PET, PTT, nylon, cotone, lana, per non parlare della pelliccia, naturale e sintetica, oppure di altri materiali naturali come la fibra di cocco, usata per gli zerbini. Per ottenere il migliore risultato possibile in termini di penetrazione e di definizione, Soltex ha sviluppato internamente teste di stampa che consentono di controllare con estrema precisione la quantità di fluidi eiettati. Non solo: contribuisce anche alla loro formulazione di questi fluidi. Per la natura estremamente sperimentale di questo settore, Soltex non collabora con un unico produttore di inchiostri e i fluidi di stampa. Questo per diversi motivi: il primo è che non sempre esistono chimiche già pronte all’uso richiesto, e quindi vanno sviluppate a partire dall’esigenza del cliente; il secondo è che il mercato delle moquette cerca soluzioni economiche. Agli inchiostri digitali vengono preferiti quelli serigrafici, che vengono opportunamente adattati, oppure si cercano soluzioni custom. Claudio Pace spiega poi che “i clienti di Soltex, quasi tutti stranieri e generalmente poco propensi a importare grandi quantitativi di costosi consumabili, sono abituati a sperimentare. Sono sempre alla ricerca di soluzioni uniche, non di massa, e per questo spesso si producono i fluidi internamente”.
Una tecnologia proprietaria per la stampa su moquette
La tecnologia Soltex è interamente proprietaria. La squadra di tecnici specializzati si occupa della R&D, della progettazione, dello sviluppo dei software (la macchina è dotata di un RIP proprio, ma può essere collegata a qualsiasi RIP presente sul mercato delle arti grafiche) e dei test sulle macchine. Non solo: anche la produzione delle teste di stampa viene realizzata internamente. Viene invece demandata ad aziende partner del territorio la realizzazione delle parti meccaniche e dell’elettronica. Benché sia abituata a lavorare su progetti custom, Soltex produce diverse famiglie di stampanti ‘di serie’, a seconda del materiale lavorato. Rainbow è la linea dedicata alla stampa su moquette, disponibile in tre misure, a seconda della luce di stampa desiderata (1.200, 1.800 e 2.500 mm). Si basa sulla tecnologia ‘valve jet’ delle teste di stampa, dotate di speciali valvole ad alta frequenza e realizzate in titanio e acciaio inossidabile, materiali compatibili con la maggior parte dei fluidi usati per ogni tipo di applicazione. Il software gestisce la combinazione dei colori e riproduce le immagini con precisione. L’operatore può controllare ogni aspetto della stampante, dalla quantità di fluido da applicare, fino alla risoluzione e alla velocità di stampa, dalla gestione grafica fino all’apertura degli ugelli e alla pulizia delle teste di stampa. La serie Rainbow ha 8 canali, che possono essere configurati a seconda delle necessità anche con colori light, spot oppure altri fluidi. Dal punto di vista della struttura meccanica, è possibile regolare la planarità del tavolo di stampa. La gestione del materiale in macchina è accurata, grazie a un nastro trasportatore ad alta precisione. Il movimento lungo l’asse lineare è controllato da motori brushless a corrente continua. Il carrello delle teste di stampa è controllato manualmente sull’asse verticale e può essere spostato fino a un’altezza massima di 100 millimetri. Su richiesta, può essere motorizzato, con il rilevamento automatico dell’altezza dei prodotti da stampare. Per completare la linea di decorazione, Soltex può fornire anche un forno di fissaggio, uno strumento per il vaporizzo e per l’asciugatura, oltre a un sistema per l’avvolgimento e lo svolgimento automatico dei rotoli di materiale in rotolo.
Soltex si rivolge a decoratori industriali dell’ambito fashion e interior decoration in cerca di soluzioni uniche, difficilmente reperibili sul mercato, che hanno quindi bisogno di ricerca e sviluppo. I clienti di Soltex sono per la stragrande maggioranza stranieri – la proporzione è circa nove a uno. Sono soprattutto giapponesi, statunitensi e in generale asiatici. Questo per vari motivi, tra cui è preponderante quello culturale. La moquette, infatti, al momento non è ancora molto diffusa in Italia, al contrario di quanto accade negli Stati Uniti e nell’Estremo Oriente. Per venire incontro alle esigenze di questi mercati, Soltex ha sviluppato anche linee di stampanti per la decorazione di prodotti come le “tile”, piastrelle di moquette usate soprattutto in grandi ambienti come aeroporti e centri commerciali. Vengono particolarmente apprezzate per la velocità di posa (senza colla) e per la rapidità con cui si possono sostituire le tile sporche, usurate o danneggiate.