Drupa Essentials è il programma di Drupa 2020 per far raccontare, da esperti e analisti di settore, come il mondo della stampa è cambiato radicalmente dalla creazione di drupa nel 1951 e come continuerà ad evolversi. In questo articolo è Ron Gilboa che ci parla dei profondi cambiamenti del mercato tessile e dell’utilizzo della stampa digitale tessile. Una tecnologia che vale oggi circa il 6% del volume di produzione dei tessuti e continua a crescere a doppia cifra.
Per decenni, la stampa digitale per l‘industria della moda, dell‘arredamento, dell’industrial printing e della grafica è stata associata al concetto di “short-run” cioè di stampa per basse tirature. L’introduzione delle tecnologie inkjet e i vantaggi correlati a questa tecnologia hanno spostato attenzione e domanda di stampa digitale ai concetti di produzione ambientalmente responsabile, progetti innovativi e opportunità per migliorare il funzionamento della catena di approvvigionamento. Questo articolo esamina le ultime tendenze dell‘industria tessile ed esamina le dinamiche che le innovazioni digitali hanno sulla intera filiera del settore. Innovazioni nel design, nell’uso della stampa digitale, nonché sul finissaggio e confezionamento dei prodotti a base tessile.
La trasformazione del tessile
Come molte industrie, il mercato della stampa tessile si è modificato per adottare le tecnologie più adatte ad affrontare una nuova generazione di consumatori e le relative nuove esigenze dei marchi e della catena di approvvigionamento. L’intera industria del tessile, con oltre un trilione e mezzo di valore di business annuale nel settore dell’abbigliamento e degli accessori, sta vivendo una profonda trasformazione. I brand devono adattarsi per attirare una nuova generazione di consumatori che acquistano sia nei negozi fisici che attraverso i rivenditori online. Molti di questi cambiamenti si sono evoluti nell’ultimo decennio con l’emergere di soluzioni tessili digitali di produzione ad alta velocità (è del 2011 l’introduzione da parte di MS Lario della prima stampante digitale tessile single-pass – ndr).
Produttività
E’ proprio nella capacità di produrre just-in-time qualsiasi quantità di tessuti o capi che sta una delle principali aree di miglioramento della stampa tessile. Senza cilindri o serigrafia, e con l’avvento di sofisticati strumenti di automazione del flusso di lavoro, le fabbriche tessili possono ora produrre qualsiasi design rapidamente – soddisfacendo le esigenze di designer e marchi che cercano di soddisfare i rapidi mutamenti nel settore della moda. Inoltre, il miglioramento della qualità e consistenza dei colori raggiungibili con la stampa digitale sta contribuendo a rivedere il processo creativo, riducendo il tempo di creazione di nuove linee di moda da mesi a settimane o anche solo solo a pochi giorni.
Creatività
Nel mondo del tessile i miglioramenti nella produttività e nella semplificazione della progettazione si sono tradotti in una maggior possibilità di creatività. Con la capacità di produrre anche singoli articoli con tempistiche veloci si aprono nuove possibilità anche e soprattutto per i giovani designer e progettisti. Molti brand stanno aprendo le loro porte a nuovi designer in quanto le nuove tecniche di produzione permettono di immettere sul mercato molte più referenze, anche utilizzando il concetto dell’on-demand e della personalizzazione di massa.
Ambiente
Ulteriore argomento quello della sostenibilità ambientale. Le generazioni più giovani, in particolare la Generazione Z, danno priorità alla sostenibilità quando si tratta di selezione dei prodotti. In molti casi, questa fascia di età è disposta a pagare di più per i prodotti che sono stati creati in un’ottica di sostenibilità. Per l’industria tessile questo significa un importante cambiamento. I produttori tessili sono sempre stati considerati grandi inquinatori, anche a causa del grande consumo di acque delle fabbriche tessili a livello globale.
Ottimizzazione della supply chain
Detto della trasformazione tessile e dei fattori che la guidano, possiamo discutere più a fondo su come il mercato tessile stia cambiando in funzione del fatto che il volume di stampa digitale dei tessuti continua a crescere con un CAGR del 19% (raggiungendo circa 4 miliardi di metri quadrati nel 2022 ). Con le tendenze di produttività e creatività che invitano le aziende ad adattare un programma di produzione più flessibile che dia priorità alla diversità dei prodotti, è naturale che i miglioramenti arrivino alla catena di approvvigionamento.
Integrazione nella gestione del ciclo di vita del prodotto (PLM)
Quando i marchi pianificano la loro prossima stagione, di solito ricorrono all’uso di un sistema di gestione del ciclo di vita del prodotto (PLM). Questi strumenti sono aggregatori di tutti i componenti necessari per inaugurare una nuova stagione di successo. Dalla gestione delle risorse (ERP), componenti di progettazione, raccolta ed ensemble, ai modelli e alla fotografia di prodotto, queste piattaforme collaborative consentono tutte le funzioni e i processi nella creazione dei prodotti della prossima stagione – uno sforzo coordinato da parte dei marchi, progettisti, fabbriche tessili e operazioni di taglio e cucitura alla logistica che spostano i prodotti sugli scaffali o li spediscono in confezioni.
Stampa digitale: riduzione degli invenduti e delle scorte da magazzino
La digitalizzazione comporta inoltre un miglioramento della logistica, che si riflette in una minor percentuale di invenduti e scorte di magazzino. Da quando i produttori di tessuti hanno abbandonato le alte tirature preferendo produzioni brevi, diversificate e personalizzate, sono stati in grado di realizzare prodotti più in linea con le esigenze dei clienti. I capi d’abbigliamento possono oggi essere realizzati su richiesta, senza effettuare ordini all’ingrosso. In questo modo le aziende spendono meno in scorte di magazzino che potrebbero restare invendute. Queste funzionalità hanno permesso la nascita di un nuovo tipo di fornitori di tessuti: i produttori on demand. Queste aziende utilizzano un modello di business chiamato Purchase Activated Manufacturing (PAM) in base al quale la produzione inizia solo una volta che l’ordine è stato ricevuto e pagato in anticipo. In magazzino non ci sono prodotti finiti ma solo materie prime grezze.
Spoonflower
Spoonflower opera negli Stati Uniti (Carolina del Nord) e in Europa (Berlino) e da diversi anni lavora al servizio di creativi e hobbisti. L’azienda ha creato una community di designer di abbigliamento che entrano in relazione con i clienti attraverso la poliedrica piattaforma aziendale. Su Spoonflower è possibile personalizzare tessuti, carte da parati, wrapping, mentre su Roostery si possono trovare elementi destinati all’arredamento d’interni. L’azienda utilizza la tecnologia di stampa digitale per cotone e tessuti artificiali, che non richiedono un uso massiccio di acqua durante la lavorazione, cioè inchiostri a pigmento per il cotone e sublimatici per i tessuti sintetici. Una delle ragioni su cui si fonda il successo di Spoonflower è la sua R&D, che è alla costante ricerca di soluzioni aggiornate per perfezionare i processi di stampa e il flusso di lavoro. L’azienda investe inoltre nell’aggiornamento e ottimizzazione delle proprie infrastrutture IT, che consentono di elaborare centinaia di migliaia di consegne – lavori piccoli e grandi – in base alle esigenze del cliente. All’epoca della personalizzazione di massa, il modello Purchase Activated Manufacturing (PAM) richiede grande attenzione alla gestione delle vendite e monitoraggio costante della produzione per garantire una produzione impeccabile e ridurre al minimo la percentuale d’errore.
Amazon (Merch)
Un nuovo e potente strumento è Amazon Merch. Amazon, uno dei colossi delle vendite online, ha compreso il potenziale della stampa digitale molti anni fa, quando ha iniziato a stampare libri su richiesta. Oggi Amazon investe in aziende come Kornit, che fornisce alla società stampanti Direct to Garment che consentono di effettuare l’operazione “print per buy” su Amazon Merch. Nessun inventario, nessun rischio di invenduti. Amazon mette a disposizione degli imprenditori il suo front-end con proposte di design e idee, ma permette anche di usufruire dell’infrastruttura back-end per trasformare queste idee in prodotti finiti. I suoi servizi si rivolgono sia a designer indipendenti che a grandi brand come Disney e Marvel. Gli utenti di Amazon Merch possono inoltre servirsi di Prime, uno dei principali servizi di spedizione negli Stati Uniti, che garantisce spedizioni gratuite nell’arco di uno o due giorni. Detto ciò, i venditori su Amazon Merch hanno l’obbligo di dividere i profitti con Amazon, guadagnando solo una royalty per ogni vendita.
The Color Soup
Ecco un esempio di produttore di tessuti tradizionale con l’innovazione nel sangue: il gruppo italiano Miroglio. Con all’attivo diversi siti industriali, l’azienda opera in 22 Paesi – fornendo sia materiali sia marchi di moda verticalmente integrati. Fin dalla sua nascita, nel 2011, l’azienda utilizza la stampa a getto d’inchiostro single-pass ed è stata anche pioniera sul fronte della sostenibilità ambientale e dell’innovazione progettuale. Nel 2015, il gruppo Miroglio ha creato The Color Soup. Un portale online dove chiunque abbia un accesso a internet e un browser può creare e ordinare tessuti di alta moda.
Aumento della produzione di tessuti su richiesta (personalizzazione di massa)
L’accorciamento della supply chain prodotto dall’utilizzo di tecnologie di stampa innovative e un’ottimizzazione costante dei flussi di lavoro, ha fatto sì che negli ultimi anni si affacciassero sul mercato nuovi player, che si servono di semplici strumenti online per iniziare a vendere capi d’abbigliamento personalizzato su larga scala. Il loro successo rientra nel crescente utilizzo di piattaforme di e-commerce nell’industria dell’abbigliamento in generale. Secondo le Prospettive del mercato digitale 2018 di Statista, la crescita costante produrrà utili per un valore stimato fino a 145 miliardi di dollari entro il 2023. Diversi fornitori sottoscrivono questa tendenza, sottolineando quanto sia fondamentale la personalizzazione per una community di persone che la pensano allo stesso modo e che, su larga scala, devono far fronte alle richieste di ordini massivi con diversi prodotti personalizzati.
Innovazione tecnologica
Chiaramente, molte di queste soluzioni innovative non sarebbero possibili senza l’inarrestabile innovazione delle tecnologie di stampa e della scienza dei materiali. In particolare, quest’ultima guida l’uso dei vari tipi di inchiostro necessari per garantire i migliori risultati su una gamma di tessuti. Dagli inchiostri reattivi, utilizzati per le fibre naturali, ai sublimatici ad alta o bassa dispersione, fino alle chimiche speciali per la stampa su seta e nylon (acidi). Senza contare la progressiva affermazione di nuove generazioni di inchiostri a pigmento che possono stampare sulla maggior parte dei tessuti, riducendo l’uso massiccio di acqua che comportano alcuni inchiostri tessili. In sostanza, via libera alla sperimentazione sul fronte del design e del colore. La stampa digitale ha subito un’evoluzione straordinaria. Dai primi anni Ottanta, quando veniva utilizzata esclusivamente per campionature (proofing) fino ai giorni nostri, dove le stampanti single-pass raggiungono velocità fino a 90 metri al minuto. Con l’introduzione di sistemi di trasporto progettati specificamente per i tessuti, abbiamo visto come l’ottimizzazione delle teste di stampa in termini di affidabilità e la riduzione dei costi abbiano avuto un impatto sui sistemi di produzione da 1,8 a 3,2 metri e anche oltre. Secondo il report annuale di Keypoint Intelligence sulla digitalizzazione nel mercato tessile 2017-2022, entro il 2022 saranno installate circa 12.000 stampanti digitali che producono abbigliamento, arredamento e tessuti industriali. Questo produrrà un effetto cumulativo sul volume di stampa, che raggiungerà circa 4 miliardi di metri quadrati di tessuto stampato. Ci sono diversi gruppi di prodotti nel settore della stampa di tessuti, tra cui la tecnologia di scanning, i sistemi single-pass e ibridi. I più comuni sono quelli dotati di teste non dissimili da quelle utilizzate nel Sign&Display. Nell’industria tessile, tuttavia, questi sistemi stanno raggiungendo nuove vette arrivando a includere, in alcuni casi, fino a 12 canali colore e fino a 64 teste di stampa, per garantire produttività elevata per migliaia di metri quadrati all’ora. Molti di questi utilizzano anche un sistema “sticky belt” che consente il trasporto uniforme del tessuto. Come suggerisce il nome stesso, single-pass indica che tutti i colori vengono stampati in un unico passaggio. Sin dalla sua prima apparizione nel 2011 a opera del costruttore italiano MS, ora parte del gruppo Dover Corp., la tecnologia single-pass ha reso possibile la stampa ad alta velocità. Dopo la sua introduzione, molti costruttori hanno cominciato a introdurre soluzioni single-pass e oggi questa tecnologia è in grado di stampare fino a 90 metri lineari al minuto. I costruttori di questi sistemi stanno lavorando diligentemente per renderli compatibili con diverse configurazioni di inchiostro, introdurre il controllo qualità in linea e altri strumenti conformi agli standard imposti dall’Industria 4.0. Infine, i sistemi ibridi, che combinano tecnologia analogica e digitale. Comparsi inizialmente in Cina, questi sistemi sono in grado di combinare moduli offset con motore di stampa digitale single-pass, sfruttando i vantaggi di entrambe le tecnologie. Recentemente abbiamo visto telai analogici a schermo piatto in linea con un sistema di scanning, che vanno a formare una stretta integrazione tra le ultime novità nell’ambito inkjet e i processi analogici tradizionali.
Un gradino sopra
Tuttavia, il principale ostacolo da superare per molte aziende riguarda l’ultima fase del processo – vale a dire la conversione di tessuti in capi d’abbigliamento finiti. Le fasi di taglio, cucitura e applicazione di accessori agli indumenti finiti è ancora un lavoro ad alta intensità che viene effettuato principalmente in mercati del lavoro sotto qualificati e poco retribuiti come il Sud Est Asiatico, la Cina e l’America Latina. Questo flusso di lavoro attualmente richiede la vicinanza tra le fabbriche tessili e gli impianti dove si svolgono le operazioni di cucitura. Con la progressiva automazione del lavoro, l’industria tessile subirà senza dubbio un’evoluzione. Si tratterà di un processo lungo, ma alcuni governi come quello degli Stati Uniti – attraverso la sua Defense Advance Research Project Agency (DARPA) – stanno finanziando progetti volti ad automatizzare le operazioni di cucitura tramite catene di montaggio composte da macchine da cucire intelligenti e dotate di sensori. Questi sistemi, anche se implicano più passaggi, possono superare le capacità di produzione umana grazie al loro potenziale funzionamento non-stop. Per unire i tessuti, i futuri fili utilizzati per cucire potranno essere tinti digitalmente on the fly, tramite la tecnologia digitale di Twine (Israele), prodotta dal costruttore Delta Galil, che realizza su richiesta la tintura digitale del filo.
Secondo InfoTrends
Dopo diversi decenni di sviluppo, la stampa digitale su tessuto comincia ad avere un impatto sempre più evidente sui volumi di produzione dei tessuti, con una quota del 6% e un ritmo di crescita a due cifre. Come per molti altri settori della stampa, questo segmento industriale fa parte di una supply chain estesa, con molti attori che comprendono i fornitori di materie prime, i brand, i designer, i produttori, le operazioni di taglio, cucito e logistica. La personalizzazione e, al contempo, la riduzione dell’impatto ambientale dei processi sono trend in costante aggiornamento, destinati a influenzare questa industria. La tecnologia di stampa digitale viene adottata sia da aziende consolidate che da realtà imprenditoriali che utilizzano le infrastrutture IoT per effettuare personalizzazione di massa on demand. I principali marchi stanno prendendo atto della rivoluzione in atto e sono alla ricerca di soluzioni che consentano loro di raggiungere obiettivi aziendali chiave. Vale a dire, assicurare l’approvvigionamento continuo di prodotti di alta qualità, ridurre gli scarti e le scorte di magazzino, soddisfare le richieste di personalizzazione dei clienti. Molte delle lezioni apprese nel settore delle arti grafiche sul fronte della continuità produttiva e dell’automazione del flusso di lavoro vengono oggi adattate dai costruttori di soluzioni per la stampa tessile nell’uso delle proprie tecnologie. Detto questo, per produrre un impatto significativo, la stampa digitale dovrà andare oltre la stampa di piccole tirature di alta qualità. Dal momento che i fornitori integrano design 2D e 3D che possono essere stampati direttamente sui capi d’abbigliamento, assisteremo sempre più all’automazione delle operazioni di taglio, cucito e all’introduzione di piattaforme di produzione verticali. Ciò consentirà alle micro-fabbriche di emergere a livello locale e produrre sul momento i prodotti richiesti dai clienti, senza dover esternalizzare i servizi. Quando questo avverrà si inserirà in una massiccia opera di ripensamento della supply chain che richiederà un po’ di tempo per giungere a compimento.
L’immagine d’apertura è stata presa allo stand di Mimaki Bompan Textile durante Viscom Italia 2019