Formule ispirate alla natura, pure, essenziali, certificate. Pack in carta riciclata e biodegradabile, senza verniciature né punti colla. Confezioni trasformiste che si dispiegano e diventano bugiardini. Boccette in vetro ultraleggero con contagocce in bioplastica. Così, in provincia di Vicenza, un’eccellenza italiana quale Vagheggi unisce alla tradizione della cosmesi naturale le più avanzate tecnologie. Un approccio totalmente bio, dai prodotti al packaging

Una scelta green, dal prodotto all’imballaggio. Quando non erano ancora di moda, come oggi, i valori dell’ecocompatibilità, del Bio e del verde, a Nanto, in provincia di Vicenza, li avevano già pensati, sperimentati e adottati. E in oltre quarant’anni di attività, in Vagheggi, azienda che ha contribuito a scrivere la storia della cosmetica professionale italiana, in particolare nel campo della phytocosmesi, non li hanno mai traditi. “Potremmo dire di essere green da sempre”, esordisce Valeria Cavalcante, amministratore delegato e alla guida dell’azienda di famiglia dal 1997. La filosofia di Vagheggi, come attesta il suo brand storico Vagheggi Phytocosmetici, risiede nella forza di intuizioni anticipatrici che risalgono a un periodo storico in cui il green non era trendy, e nell’aver saputo portare avanti la propria visione di verde contemporaneo. Un verde che non significa solo ricercare nella natura le soluzioni per la bellezza e il benessere, ma anche l’essere stata una delle prime aziende italiane ad aver applicato la tradizione della cosmesi naturale alle più avanzate tecnologie. Tutto questo partendo dalla scrupolosa selezione delle materie prime (la lavanda dell’Alta Provenza, l’argilla bianca dell’Amazzonia, il limo dell’Antartide, la pianta della resurrezione del deserto dell’America Centrale), tanto da essere diventati in oltre 30 Paesi del mondo un punto di riferimento per il “lusso” della phytocosmesi professionale. Con una punta d’eccellenza, all’insegna del green, per la linea Bio+ Vagheggi. L’aver fatto la scelta fin dall’inizio della cosmesi naturale – riconosciuta per i prodotti Bio+ anche da importanti certificazioni internazionali come il Cosmos Organic e il Vegan Cosmetic Icea – non poteva non riguardare anche il packaging di primo e secondo livello per le creme, le essenze, i detergenti. “Tutti i prodotti a marchio Vagheggi Phytocosmetici”, spiega Valeria Cavalcante, “sono confezionati con astucci di carta ecologica e contenitori primari che non rilasciano ftalati. In particolare, per quanto riguarda i prodotti a marchio Vagheggi della linea BIO+, il pack è stato creato con l’obiettivo di rispondere alle richieste dei consumer in ordine di estetica e contemporaneamente, nel rispetto della filosofia bio di Vagheggi.

Questa decisione come si è tradotta nell’ideazione degli imballaggi e nell’uso dei materiali?

Innanzitutto, abbiamo scelto di utilizzare la Shiro Alga carta, una carta ecologica innovativa, biodegradabile, certificata FSC. In particolare la Shiro Alga carta di Favini è nata negli anni ‘90 dalle alghe infestanti della Laguna di Venezia e oggi per produrla si usano le alghe in eccesso provenienti da ambienti lagunari a rischio di tutto il mondo. Non solo la materia prima, le alghe, ma tutto il processo produttivo di Shiro Alga carta è virtuoso: Favini ha scelto, infatti, di neutralizzare le emissioni residue non evitabili di Shiro per aumentare il valore al prodotto e il proprio livello di Corporate Climate Responsibility. Grazie a un’azione di Carbon Offset, le emissioni generate per produrre la carta sono interamente compensate da Carbon Credit, acquisiti da Favini per finanziare attività in grado di assorbire CO2 nell’atmosfera.

Quali sono le altre caratteristiche green del vostro packaging?

Non vengono utilizzate verniciature e punti colla e abbiamo eliminato il bugiardino/etichetta permettendo al pack stesso di trasformarsi in una superficie scrivibile che funge direttamente da foglietto illustrativo e informativo. Il vaso e il contagocce sono realizzati in vetro “ultraleggero”, a basso impatto ambientale e facilmente riciclabile, mentre i tubi in bioplastica – PE a base vegetale, realizzata facendo fermentare lo zucchero della canna da zucchero, coltivata in Brasile, senza Ogm – permettono una notevole diminuzione di emissioni di CO2 in atmosfera e sono certificati con il logo I’m green.

Identikit
Valeria Cavalcante (al centro), amministratore delegato di Vagheggi, con i genitori Franca Gualtiero, responsabile estero e formazione, e Vittorio Cavalcante, presidente.

Valeria Cavalcante (al centro), amministratore delegato di Vagheggi, con i genitori Franca Gualtiero, responsabile estero e formazione, e Vittorio Cavalcante, presidente.

Nata nel 1975, Vagheggi – che ha il suo quartier generale a Nanto in provincia di Vicenza (un nuovo headquarter inaugurato nel 2011) – ha chiuso il 2017 con circa 10 milioni di euro di ricavi. Azienda cosmetica attiva a livello nazionale sui canali Centri estetici e SPA, Vagheggi è presente in oltre trenta Paesi, dalla filiale ungherese diventata la porta per l’est Europa alle destination SPA più eleganti di Austria e Germania, dai concept store della Thailandia alla community online di clienti fidelizzati della Malesia. La crescita internazionale è confermata dall’aumento a doppia cifra del fatturato estero (+14,52% nel 2017 e nei primi nove mesi 2018 un +51% rispetto allo stesso periodo del 2017) confermando Vagheggi nella top five delle aziende italiane di cosmetica professionale. L’azienda vicentina è impegnata anche nel sociale e supporta in Italia, insieme con altre case cosmetiche, il progetto patrocinato da Cosmetica Italia “La forza e il sorriso” dedicato alle donne in terapia oncologica. Valeria Cavalcante è amministratore delegato di Vagheggi dal 1997 e guida l’azienda insieme ai genitori Franca Gualtiero, responsabile estero e formazione, e Vittorio Cavalcante, presidente. È membro della Giunta nazionale di Cosmetica Italia e rappresentante del raggruppamento interregionale del Triveneto.

Quali agenzie, grafici e stampatori sono vostri partner?

I concept creativi e grafici dei packaging di Vagheggi sono dell’agenzia Weagroup di Castelfranco Veneto. Del resto, seppure fortemente attiva sui mercati esteri, Vagheggi conferma ancora oggi la sua promessa 100% Made in Italy, mantenendo gli spazi aziendali in Italia e avvalendosi anche per il packaging di cartotecniche italiane con cui collaboriamo da anni. Per noi è fondamentale proteggere la nostra storia e la nostra identità con prodotti ideati e creati nel nostro Paese. Per questo, abbiamo mantenuto al nostro interno il ciclo completo di produzione: i laboratori di ricerca e sviluppo, il controllo in entrata delle materie prime, la produzione con il controllo sia dei semilavorati sia dei prodotti finiti. I valori fondanti della nostra azienda — che in quasi mezzo secolo di storia ha evoluto processi e puntato fortemente sull’innovazione attraverso i propri laboratori interni di Ricerca e Sviluppo — sono rimasti immutati e rappresentano per noi dei punti di riferimento imprescindibili. L’attenzione verso il prodotto non può non passare per quella verso le risorse umane, sia interne che esterne. Ai nostri clienti, sia italiani che esteri, infatti, dedichiamo un ampio programma formativo, partendo dai corsi strettamente tecnici per arrivare ai nostri “Master” che si avvalgono anche di formatori esterni.

Che valore ha il Bio per Vagheggi, dal prodotto all’imballaggio?

Di fronte agli approcci al biologico ancora piuttosto timidi nel settore della cosmetica professionale e a una richiesta sempre più importante di cosmetici biologici, volevamo portare al mercato qualcosa che fosse assolutamente innovativo e contemporaneo da tutti i punti di vista e, per fare questo, ci siamo concentrati da un lato su formulazioni bio all’insegna della massima efficacia e, dall’altro, abbiamo scelto le certificazioni più rigorose, come la Cosmos Organic (riconosciuta a livello europeo e internazionale) e la Vegan Cosmetic dell’ente ICEA che non solo attesta l’origine non animale delle materie prime ma esclude addirittura l’eventuale presenza di tracce dal processo di ottenimento delle materie prime. Vagheggi da molti anni viene riconosciuta come un’azienda capace di intercettare e addirittura anticipare le nuove tendenze, non solo in termini di ricerca e sviluppo, ma anche di approcci creativi e stilistici in grado di rispondere esattamente alle richieste del mercato. Per questo abbiamo fatto, anche in questo caso, delle scelte ben precise su ogni minimo dettaglio di questa linea, dalle certificazioni fino ad arrivare ai pack che sono innovativi e glamour perché capaci di esprimere un approccio al biologico rigoroso, ma allo stesso tempo “felice”, in linea con i trend internazionali. Inoltre, il nostro pack è stato creato anche per rispondere a un concetto di sviluppo sostenibile a noi particolarmente caro, in termini di rispetto per l’ambiente, per l’uomo e per gli animali. E dunque il pack utilizza innanzitutto una carta ecologica.

Come viene comunicata questa immagine green?

Le attività di comunicazione sono integrate e coordinate su più fronti: campagne pubblicitarie, attività di ufficio stampa, pr, digital pr, sito web, social media aziendali, newsletter a clienti e pubblico finale, contest, depliant per i clienti e per il pubblico finale.

Quanto è importante il valore aggiunto dell’ecocompatibilità?

Il rispetto dell’ambiente e i temi legati alla sostenibilità ambientale sono sempre più al centro delle preoccupazioni e delle richieste dei consumatori che pretendono un impegno in questo senso da parte delle aziende. Pertanto, l’eco-sostenibilità rimane un tema centrale nella nostra ricerca e nei nostri progetti di packaging. Si pensi, citando uno dei progetti più recenti, alle beauty tin della nostra linea BIO+: scatole che, oltre al cosmetico, contengono tre bustine di semi (basilico, prezzemolo, erba cipollina) suggerendo così al cliente l’idea di creare piccoli “orticelli” da terrazzo dando una nuova vita al pack. La vasta gamma di materiali innovativi ed eco-friendly disponibile favorirà sempre più lo sviluppo e la realizzazione di soluzioni a basso impatto ambientale, in linea con un trend in forte crescita, e dal nostro punto di vista irreversibile, legato al “riuso multi-uso”.