Le due aziende, che stanno già provvedendo a rifornire gratuitamente ospedali e Protezione Civile, lanciano un appello ai produttori di tutta Italia: è il momento di fare rete
In meno di 24 ore dall’annuncio sono state centinaia le richieste ricevute per le visiere protettive prodotte in tempi record da Weerg e PressUP e offerte alle strutture ospedaliere gratuitamente. ‹‹Il call center che abbiamo predisposto è sempre intasato, ma siamo riusciti a rispondere alla chiamata della Protezione Civile a cui consegneremo le ultime 500 già pronte›› Vincenzo Cirimele, CEO di PressUP che ha subito sposato l’idea di Matteo Rigamonti, fondatore di Weerg, che aggiunge ‹‹Noi stiamo gestendo i canali social. Attraverso le numerose condivisioni, la notizia ha fatto il giro d’Italia in poche ore e continuiamo a ricevere richieste, molte da ospedali e case di riposo››.
Da Weerg e PressUP parte dunque un accorato appello a tutti i makers d’Italia che dispongono anche di una piccola stampante 3D. ‹‹A chi ha queste attrezzature o frese digitali chiediamo di fare rete con noi. Possiamo condividere in opensource tutti i dettagli del progetto per poter far fronte alla domanda che ci ha travolti›› aggiunge Cirimele. I due imprenditori si fanno portavoce dunque dell’esigenza, oggi più che mai, di creare network produttivi, con la visione ottimistica che in un prossimo futuro queste collaborazioni possano contribuire a far ripartire l’economia quando l’emergenza sarà rientrata.
Il progetto delle visiere protettive è frutto di una serie di test effettuati partendo dai molti prototipi presenti online che Weerg e PressUP hanno adattato anche su consiglio di personale sanitario che ha collaborato alla messa a punto del dispositivo.
Oltre alle visiere protettive, infatti, Weerg ha già contribuito ad altri due progetti. L’azienda veneta è tra le realtà che hanno accolto l’appello di Isinnova e FabLab Brescia producendo con il 3D Printing le valvole progettate per trasformare le maschere da snorkeling in maschere respiratorie d’emergenza. Tutto italiano anche il progetto Open Breath, che vede un team multidisciplinare impegnato nella messa a punto di un innovativo dispositivo per la respirazione assistita, al quale Weerg ha aderito come partner fornendo componenti urgenti per un ventilatore polmonare opensource. ‹‹Grazie alla fattiva collaborazione con PressUP abbiamo prodotto questo primo stock di visiere protettive in sole 48 ore››.
Le aziende precisano che queste visiere non sostituiscono le indispensabili mascherine, ma rappresentano una prima barriera in grado di proteggere gli occhi e le mucose della bocca dagli starnuti e dalla saliva dei pazienti, creando una schermatura per tutto il volto contro le infezioni da contatto e fornendo quindi un valido supporto nella salvaguardia di medici e infermieri che operano in prima linea.