Come cambia l’universo della stampa wide format? L’avvento di tecnologie sempre più performanti e di piattaforme digitali di ultima generazione sta provocando una decisa trasformazione del settore che influenza le scelte di business dei print service provider. Diamo uno sguardo all’evoluzione in corso e alle prospettive dei prossimi anni.
Per molte generazioni, il mondo di affissioni e insegnistica ha rappresentato una piattaforma di comunicazione di riferimento in ambito commerciale, governativo, artistico ed educativo. Le tecnologie di stampa utilizzate per la produzione dell’out of home sono diverse e affondano le radici in tecniche come la stampa a cliché, la serigrafia, la stampa offset, la flessografia, la rotocalcografia digitale e, di recente, i display digitali. Guardando al prossimo futuro, si delinea all’orizzonte una battaglia tra le tecnologie di stampa digitali usate per il sign & dispaly e per i display grafici. Del resto, l’evoluzione dei sistemi di stampa di grande formato e degli inchiostri sta creando nuove opportunità per gli stampatori, che guardano con interesse anche ai display digitali quale applicazione per differenziare il business e accrescere il fatturato. Prima di parlare di tecnologie, è importante dare uno sguardo ai trend che influenzano i mercati di oggi.
1) Una domanda persistente Il sign&display è parte integrante della nostra società e il suo sviluppo è guidato principalmente dell’industria del retail. Grazie alle innovazioni tecnologiche, e in particolare alla capacità di stampare e allestire velocemente, è oggi possibile raggiungere un’audience sempre più allargata.
2) Personalizzazione a ogni costo Produttori di insegne e operatori attivi nel grande formato lavorano oggi con realtà provenienti da diversi settori industriali che hanno l’esigenza di variare rapidamente il messaggio in base al target, alla stagione, alla campagna, all’evento. Per questo, c’è una grande attenzione verso l’evoluzione di tecnologie che consentano di soddisfare le nuove esigenze di customizzazione estrema e immediata della domanda.
3) Tecnologia continua La comunicazione indoor e outdoor coinvolge una variegata tipologia di superfici. Si passa dai laminati alla stampa diretta applicata a edifici, macchine, aerei, marciapiedi, e innumerevoli altri compinenti. A rendere possibile tutto ciò è l’innovazione in ambito di inchiostri, supporti e adesivi che rendono più appealing ed efficaci applicazioni quali display e decorazioni sia per interni, sia per esterni.
Lo scenario tecnologico
Tenendo presenti i trend appena descritti, guardiamo ora più da vicino le tecnologie che spingono il mercato e l’incombente battaglia per la spartizione dei volumi di stampa. Alcune delle tecnologie attualmente predominanti nell’ambito della stampa digitale di manifesti e insegne sono influenzate dalle dinamiche del mercato, che ne spingeranno l’utilizzo anche in futuro. Queste tecnologie di stampa – tipicamente adotatte in settori che necessitano di un output ad alta resistenza, come i display per esterni – sono:
- Stampa a solvente o eco-solvente
- Stampa a sublimazione
- Stampa con inchiostri UV
- Stampa latex.
Stampa a solvente o eco-solvente
La stampa a solvente viene utilizzata sempre di meno, a fronte dell’affermarsi delle tecnologie eco-solventi, che rappresentano una efficace alternativa green. Questi inchiostri ad alta durevolezza sono ancora ampiamente usati nel mondo delle insegne per esterni e delle applicazioni particolari come la stampa su pelle. Questi inchiostri utilizzano i solventi per disperdere i pigmenti. Generalmente, i solventi sono a base di estere o etere di glicolo e sono durevoli e impermeabili e dai colori vibranti. Sono inchiostri adatti a un uso esterno proprio grazie a queste caratteristiche. Tuttavia, l’asciugatura e la degassificazione devono avvenire prima che l’inchiostro sia completamente essiccato, un passaggio che rallenta il processo finale rispetto a quanto avviene per altri inchiostri per l’out of home ad oggi disponibili.
Stampa a sublimazione
L’inchiostro per la stampa a sublimazione – o phase changing ink – cambia stato a seconda del calore. Dopo la stampa, questi inchiostri devono essere riscaldati per fissarsi sulla superficie finale: in questa prima fase raggiungono lo stato gassoso, mentre in seguito al raffreddamento si fissano sul supporto finale. La stampa a sublimazione è molto utilizzata nell’ambito della stampa tessile, dove gli inchiostri speciali vengono dapprima stampati su carta e successivamente – attraverso calore e pressione – sublimati sul tessuto. Questa tecnologia di stampa è molto diffusa tra gli operatori del grande formato in quanto permette di ottenere output leggeri e dai colori accesi, utilizzabili per numerose applicazioni tra cui insegne, banner e bandiere. Tuttavia, se destinati all’uso esterno, questi inchiostri tendono a sbiadire, ed è quindi necessario applicare ai materiali una protezione UV per assicurarne la longevità. Negli ultimi anni, abbiamo assistito all’introduzione della tecnologia di stampa a sublimazione diretta nel settore del sign & display. I nuovi sistemi consentono di stampare su una gamma di tessuti in modalità diretta, usando la carta per trasferimento. La sublimazione finale sul tessuto avviene attraverso una calandra in linea o near-line che realizza la fissazione finale e restituisce i colori brillanti tipici degli inchiostri a subimazione. La capacità di stampare su tessuti leggeri e l’intensità dei colori fa sì che gli inchiostri sublimatici vengano scelti e utilizzati da molti operatori attivi nell’out of home sia per le applicazioni afferenti al proprio core business, ovvero il sign & display – sia per espandersi e differenziare l’offerta in ambiti quali décor, abbigliamento sportivo e moda.
Stampa a getto di inchiostro UV
Gli inchiostri a essiccazione UV reagiscono a sorgenti di luce che emettono raggi UV. Si tratta di lampade o dispositivi led da essiccazione che emettono luce ultravioletta in una banda altamente controllata, di solito subito dopo che l’inchiostro viene applicato sulla superficie. L’essiccazione è la reazione chimica dei monomeri e degli agenti leganti attivi nell’inchiostro. Il risultato è che l’inchiostro si asciuga immediatamente. Generalmente la stampa con inchiostri UV è più veloce di quella con inchiostri a base di acqua o di solventi Questa caratteristica è particolarmente importante per produzioni di elevati volumi. Altro vantaggio, gli ugelli delle testine di stampa tendono a riscontrare minori criticità con gli inchiostri UV, grazie al modo in cui vengono asciugati. Inoltre, sono disponibili alcuni strumenti che consentono di controllare lo spessore dell’inchiostro UV applicato anche con tolleranze più basse. L’introduzione di una nuova generazione di inchiostri UV caratterizzati da una maggiore flessibilità ha aperto nuove opportunità nell’ambito della decorazione di veicoli e di flotte aziendali. Inoltre, questi inchiostri sono adatti alla stampa diretta su materiali rigidi che non necessitano di uno strato autoadesivo. Questa nuova generazione di inchiostri UV implica una bassa emissione di composti organici volatili (COV) garantendo al contempo le proprietà necessarie per consentire la realizzazione di applicazioni nuove e innovative. È, inoltre, importante sottolineare l’aspetto rivoluzionario dell’essiccazione LED. Tradizionalmente l’essiccazione UV veniva eseguita con lampade a mercurio che limitano la gamma di supporti utilizzabili a causa dell’alto calore generato. L’avvento della tecnologia LED nella lunghezza d’onda giusta per gli inchiostri UV permette di utilizzare una gamma molto più vasta di supporti, tra cui materiali leggeri per l’insegnistica per esterni. Gli ulteriori progressi tecnologici compiuti hanno portato allo sviluppo di inchiostri privi di COV e di inchiostri flessibili e dalle peculiari proprietà di elongazione, adatti per la stampa su oggetti rigidi e dalle forme irregolari.
Stampa latex
I sistemi di stampa latex di grande formato usano inchiostri a base di resina con un processo a caldo in linea che fissa l’inchiostro ai supporti. Il termine “latex” (lattice) si riferisce al polimero disperso in acqua dell’inchiostro. Si tratta di polimeri sintetici (a differenza del lattice associato alla gomma naturale ricavata dagli alberi). Un termine più corretto per questo inchiostro potrebbe essere “inchiostro a base di resina o polimerico”, ma la parola ‘latex’ appare più efficace soprattutto dal punto di vista del marketing. Gli inchiostri latex non hanno il forte odore tipico degli inchiostri a base di solvente e UV e contengono basse percentuali di composti organici volatili, comportando notevoli vantaggi per le stampanti usate negli uffici o nei print shop. Per fissare e far aderire in modo permanente l’inchiostro alla superficie del supporto è necessaria una fonte di calore che faccia evaporare l’acqua contenuta nella chimica. Questo passaggio è ottenuto con il movimento dell’aria che concentra il calore e con minore dispendio di energia. Le tecnologie latex di oggi sono migliorate notevolmente nell’ambito del processo di evaporazione del contenuto di acqua e ciò ha consentito un incremento della velocità di stampa. I sistemi di stampa sono diventati più stabili e user-friendly, e a lungo andare consumano meno energia. La tecnologia latex è, in generale, considerata ecologica grazie al basso contenuto di COV e al tempo di asciugatura rapido.
Inchiostri outdoor a confronto
Per soddisfare le richieste dei fornitori di tecnologia per il settore del sign & display, sono state studiate nuove soluzioni performanti, sia in ambito di inchiostri e chimiche, sia in ambito di materiali. Eccone alcuni:
- Resistenza e solidità dell’immagine – l’immagine stampata resiste alle intemperie e all’esposizione alla luce del sole, mantenendo la fedeltà cromatica per un periodo di circa 60 giorni;
- Supporti in grado di offrire una buona base per insegne e display per esterni, quali tessuto, maglia, vinile o PET. Per applicazioni destinate a location meno esposte è possibile anche usare la carta. Tra gli altri plus, la facilità di montaggio e il peso di spedizione;
- La qualità dell’immagine nel sign & display è migliorata grazie a inchiostri saturi che offrono colori vividi per la maggior parte delle applicazioni per esterni. È migliorata anche la risoluzione di stampa, che ora raggiunge e supera i 1.200 dpi. Tuttavia, nella comunicazione outdoor, la distanza del punto di osservazione è un elemento essenziale tanto che una risoluzione di 300 dpi è sufficiente per manifesti fruibili da molto lontano e una risoluzione di 600 dpi è sufficiente per distanze minori, come fermate dell’autobus e rivestimenti di veicoli.
La grande varietà delle tecnologie, dei supporti e degli inchiostri disponibili nel settore del sign & display è alla base del confronto in atto. Le tecnologie di stampa a solvente ed eco-solvente hanno rappresentato per anni il pilastro del settore, anche perché economicamente vantaggiose. Il loro utilizzo si è però ridotto notevolmente negli ultimi anni, un processo dovuto a diversi fattori: la comparsa di inchiostri alternativi caratterizzati da elevata resistenza, basso impatto ambientale e immediata essiccazione; l’ampliamento della gamma di superfici e supporti su cui stampare, tra cui PET e tessuti; la disponibilità presso la maggior parte dei fornitori di stampa di grande formato di sistemi di stampa wide format che operano in modo economico. Da qui, l’insorgere di un ulteriore elemento di competizione tra gli inchiostri di ultima generazione. Un confronto giocato sul terreno della solidità e su quello della differenziazione applicativa. Gli inchiostri latex, sublimatici e UV sono destinati – secondo le previsioni di Keypoint Intelligence – a prendere il posto degli inchiostri a solvente nell’ambito della stampa inkjet outdoor e indoor. I vantaggi di queste tecnologie riguardano la flessibilità e la rapidità dei processi di stampa e la compatibilità con un’ampia gamma di supporti, dai tessuti ai film per wrapping a pannelli per esterni.
Nell’indagine di FESPA – Print Census 2018 – 215 intervistati attivi nel settore del sign & e display hanno indicato che – nella scelta di acquisto di una nuova tecnologia di stampa – preferiscono optare per soluzioni UV o latex, oppure per soluzioni eco-solventi e a sublimazione da affiancare a sistemi già installati. Nonostante la tecnologia eco-solvente sia ancora nel mix tecnologico di alcuni fornitori di servizi di stampa, è evidente che i sistemi di stampa inkjet UV, latex e a sublimazione sono sempre più riconosciuti come la prima scelta per numerose applicazioni come cartelloni, bandiere, banner e molte altre comunemente usate in ambienti esterni. Inoltre, le proiezioni di Keypoint Intelligence stimano una continua crescita dei volumi di produzione di queste applicazioni in Europa: tra 2016-2021 è previsto un incremento del 4% CAGR, partendo da una base di 669 milioni di metri quadrati. Nonostante gli inchiostri a base di solventi ed eco-solventi vengano ancora utilizzati per alcune applicazioni, si rileva in proporzione la diffusione di inchiostri alternativi per applicazioni core. Per esempio, il volume di stampa di banner è di 137 milioni di metri quadrati, il 72% dei quali è prodotto usando inchiostri UV, latex, o a sublimazione. Analogamente, le insegne rappresentano un volume di 90 milioni di metri quadrati, il 73% dei quali è prodotto usando inchiostri simili. La tecnologia latex costituisce al momento una fascia più piccola dell’industria. Tuttavia, grazie ai progressi compiuti in ambito di inchiostri, la stampa latex si sta spingendo dalla stampa a bobina alla stampa flatbed, con un conseguente impatto anche sulla produzione su superfici rigide. Con ogni probabilità, la stampa latex vedrà progressivamente crescere la propria presenza in diversi ambiti applicativi – sia indoor sia outdoor – nei prossimi anni e sarà sempre più utilizzata per la stampa su superfici quali legno, metallo e plastiche. La sublimazione è una tecnologia molto interessante, ma risulta meno durevole in ambienti esterni ed è di conseguenza utilizzata soltanto per un range limitato di applicazioni nell’industria del sign & display. I progressi compiuti nell’ambito della sublimazione permettono di ottenere colori più saturi stampando direttamente su tessuto, mentre cresce il numero di applicazioni in ambiti quali la moda, il décor e la customizzazione. Per quanto riguarda la stampa a getto di inchiostro UV, è quella che al momento viene utilizzata per la maggior parte delle applicazioni. Ciò è il risultato di due trend principali: la varietà dei prodotti stampati e l’avanzamento dell’interazione tra inchiostro e supporto. Per quanto riguarda i prodotti, vediamo la stampa UV proliferare e diventare disponibile in stampanti flatbed di piccolo e grande formato e in soluzioni a bobina con un’ampiezza di 5 metri. Per quanto riguarda inchiostri e supporti, numerosi passi avanti sono stati compiuti dal 2013 a oggi. I nuovi processi LED permettono di stampare su materiali sensibili al calore, e quindi su film plastici, tessuti, legno, metallo e altro. Nuove formulazioni di inchiostro stanno notevolmente riducendo le emissioni di COV, mentre migliorano le performance nell’ambito dell’aggrappaggio, con elongazione fino al 400%, utile per applicazioni come il wrapping e la termoformatura.
L’uso dei display digitali
Gli operatori del grande formato sono sempre alla ricerca di aree applicative inedite e di nuove opportunità di business. Proprio per questo, alcuni di loro cominciano a guardare con interesse all’universo dei display digitali per arricchire il proprio portfolio. In un’inchiesta dedicata al futuro dei display digitali, solo il 50% dei partecipanti ha dichiarato che queste piattaforme hanno un impatto immediato sul business, mentre il rimanente 50% ritiene che tale impatto si verificherà più avanti nel tempo. Oltre il 30% degli intervistati ha affermato che, in seguito all’investimento in display digitali, avrebbe investito in supporti live e display digitali nei successivi 24 mesi e avrebbe offerto questi nuovi servizi ai propri clienti. L’universo del digital out of home offre nuove opportunità per creare immagini accese di giorno e di notte e spalanca nuovi orizzonti nella customizzazione del messaggio, in quanto consente di modificare su richiesta la comunicazione in base alla posizione geografica, al momento del giorno ed ad altri fattori. Inoltre, le nuove tecnologie stanno diventando più economiche e il cloud computing permette di condividere più facilmente i dati su network di dispositivi. In conclusione, la stampa digitale per il mondo dell’out of home si è evoluta fino a includere una varietà di supporti e di inchiostri che rendono i costi di questa tecnologia concorrenziali rispetto a quelli di altre tecnologie emergenti. Nuovi supporti più leggeri contribuiscono a creare immagini vivide, rendono l’installazione veloce e sono resistenti alle intemperie. La nuova generazione di macchine da stampa – che raggiungono i cinque metri di ampiezza e usano inchiostri UV, latex e da sublimazione – vanta la flessibilità necessaria per continuare a offrire soluzioni nel futuro prossimo. E, grazie all’avanzato livello di automazione nel flusso di lavoro, con ogni probabilità tali tecnologie continueranno a essere i pilastri principali dell’industria del sign & display.